Oggi su Repubblica l’articolo di Donatella Alfonso sul progetto Guglielmetti di Coop Talea con il nostro punto di vista:http://genova.repubblica.it/cronaca/2013/09/06/news/valbisagno_c_l_hotel_guglielmetti_e_il_cemento_sceglie_di_autoridursi-65986434/
Una piccola osservazione a quanto riportato da Gianelli: finora nelle carte che abbiamo visto non c’è traccia del Teatro dell’Ortica, ma ci auguriamo che possa comparire, insieme al poliambulatorio. Per quanto riguarda l’impatto sul territorio non si dimentichi del quartiere che vive alle spalle della torre alta 35 metri: mediare diventa perciò fondamentale. Ma la condivisione con i cittadini va fatta prima dell’approvazione del progetto: fare un percorso partecipato a giochi fatti è solo una presa in giro per la democrazia e per i cittadini, oltrechè un oltraggio al buon senso.
Qui il nostro punto di vista sull’operazione: https://www.amicidipontecarrega.it/?p=1790
Per quanto possa essere considerato “innovativo” un modello di sviluppo basato sulla costruzione di un nuovo centro commerciale non ci opponiamo al “cambiamento”, ma chiediamo di mediare con il costruttore le migliorie indispensabili per il Nostro quartiere!
La variante di DESTINAZIONE d’uso ci piace!… ma NON abbiamo ancora espresso precise valutazioni sul progetto edilizio perché queste valutazioni non le facciamo sui render o sulle intenzioni, ma sulle tavole di progetto che chiederemo anticipatamente e sulle effettive collocazioni dei volumi, del loro effettivo impatto sul territorio e sul paesaggio, sulla viabilità, e sui calcoli delle emissioni di sostanze inquinanti in sospensione dovute alle nuove attività. Queste infatti potrebbero nascondere serie criticità per il quartiere e per la vallata.
Quindi vorremo che gli obbiettivi dichiarati dai proponenti come: costruire MENO superfici e volumi, siano accompagnate da un punto imprescindibile, molto più importante di tutti, senza il quale l’intento diventa solo uno slogan. Il progetto edilizio dovrà essere realizzato tenendo conto della sostenibilità ambientale e della conservazione del paesaggio, indicazioni raccomandate dalla Carda di Aalborg e dall’Agenda 21 per la Valbisagno. Si auspica quindi una progettazione che valorizzi il grande patrimonio storico e ambientale del territorio in parte già compromesso.
Gli indirizzi di pianificazione su come dovrebbero essere condotte le progettazioni sono ben note, in Europa e nei paesi avanzati sono applicate da anni con grande successo. Le stesse linee guida approvate genericamente dal Consiglio Comunale il 13/01/2009, …” qualora il passaggio fra costruito e ambiente verde sia caratterizzato da sviluppi periurbani disorganici, come nel caso di molti insediamenti congestionati nei fondovalle e disarticolati sui versanti, è opportuno consentire interventi urbanistici che garantiscano la riqualificazione dei tessuti insediativi, favorendo il potenziamento del verde, anche mediante l’uso di tecnologie ecosostenibili, bioingegnerie, tecniche edilizie volte al miglioramento ambientale (es. tetti verdi, muri verdi, ecc.);” …
…”qualora la conformazione morfologica del territorio comporti l’incunearsi di superfici verdi articolate nel tessuto urbano, quali per esempio quelle dei crinali secondari, che si dipartono dal sistema principale, segnato dai forti genovesi, è necessario prevedere la salvaguardia di queste superfici verdi, sia dal punto di vista della percezione dalla città e dal mare, sia da quello della fruizione, privilegiando destinazioni a spazi pubblici o comunque garantendo fruizioni collettive“…
Sono questi i punti che ci interessano per vedere nella vallata il cambiamento tanto auspicato dalle amministrazioni…
Sono obbiettivi complessi che richiedono grande capacità, idee e innovazione, ci auspichiamo che il progetto definitivo possa soddisfare a pieno queste nostre richieste. Una sfida che lanciamo ai costruttori, architetti e tecnici che potranno pregiarsi di un opera ti tale rilievo.
Coop, nel rispetto della sua carta dei valori, ha risposto positivamente a questo appello e sfida, si è resa disponibile a un confronto trasparente con i cittadini, noi nei limiti delle nostre poche competenze suggeriremo proposte e vigileremo sul suo operato.
Un punto di partenza importante e un inizio positivo.
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