Mercoledì 4 dicembre alle ore 17.15 abbiamo partecipato alla tavola rotonda Stop al Consumo di Suolo presso il Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi.
Molti sono stati gli spunti, ma una cosa ha suscitato la nostra curiosità: la posizione del Vice Sindaco Stefano Bernini diventato un vero esteta del paesaggio!
A chi era presente non sarà sfuggito il suo riferimento a un contadino di S. Ilario che, secondo il Vice Sindaco, ha deturpato irrimediabilmente il paesaggio. Un vero scempio ambientale che si mostra visibilmente dall’autostrada Genova – Livorno.
La nostra curiosità è motivata dal fatto che il vice sindaco Bernini ha la delega all’urbanistica da maggio 2012. L’amministrazione di cui ha l’assessorato ha concesso il titolo edilizio (sei mesi dopo l’alluvione del 4 novembre 2011) il 6/08/2012, per la costruzione dell’edificio ex-Italcementi. Un intervento edilizio che ha visto sbancare una collina vergine con molti orti urbani in un contesto di elevata fragilità del territorio (trattasi di paleo frana insistente su un bacino ancora a rischio idrogeologico).
Lo sbancamento è stato necessario per costruire nuove strade e rampe veicolari per permettere accessi carrabili al grande centro commerciale.
Un intervento non propriamente soft, senza dubbio non volto alla salvaguardia del paesaggio o al consumo di suolo. Si è scelto di barattare la messa a norma dell’asta terminale del Rio Mermi con ulteriori 10.000 mq di S.A. da edificare rispetto a quanto inizialmente previsto.
L’edificio sarà una delle più grandi costruzioni della Val Bisagno, con i suoi 49.000 mq di superficie agibile sarà grande come due volte il transatlantico RMS Titanic (c.a. 300x60x40 m) e s’imporrà mortificando la vista del paesaggio sia dall’acquedotto storico, sia dal parco delle mura dei forti genovesi.
Con queste premesse ci siamo chiesti di che tipo di scempio avremo trovato a S. Ilario, tanto da suscitare lo sdegno del vicesindaco diventato improvvisamente un esteta.
Siamo dunque andati a vedere di quale scempio si fosse macchiato il misterioso contadino, abbiamo chiesto alla gente del posto quali erano gli interventi edilizi in corso sulla costa di S. Ilario che fossero visibili dall’autostrada.
L’unico intervento è quello di un piccolo edificio rurale in prossimità dell’autogrill di S. Ilario. Abbiamo scoperto che la proprietà non è propriamente di un “contadino”.
Quindi abbiamo contattato telefonicamente i titolari per sapere di cosa si trattasse e abbiamo scoperto che l’intervento tanto contestato dal vicesindaco è un fabbricato agricolo ad uso laboratorio artigianale, peraltro autorizzato dal Comune di Genova dopo quattro anni di assurda burocrazia.
Si tratta di un’azienda familiare, i titolari sono marito e moglie, entrambi dottori laureati in scienze naturali. L’azienda è una delle sei eccellenze regionali per lo sviluppo rurale, vincitrici del bando europeo PSR 2007/2013 e hanno come slogan “…Abbiamo messo le nostre competenze al servizio del territorio”, una delle più importanti aziende start-up nel settore del biologico per la produzione agroalimentare di alta qualità, attività stanziale legata al territorio. Ecco i riferimenti del loro sito:http://89.119.249.8/RRNeccellenzeRurali/liguria/dorotheacosta.html
Quindi se non abbiamo capito male l’assessore Bernini ha indicato come cattivo esempio di gestione del territorio, non un “contadino”, ma una delle sei aziende di eccellenza rurale nel settore del biologico della Regione Liguria. Un’azienda familiare legata al territorio formata da giovani imprenditori laureati che hanno deciso di non andare all’estero, bensì di valorizzare i terreni di famiglia in un’area totalmente abbandonata e degradata ad elevato rischio incendi e idrogeologico.
Forse mancherà qualche permesso o un’autorizzazione per finire i lavori, forse qualcosa durante la costruzione non è andata come avrebbe dovuto, non spetta a noi esprimerci in merito: certo non ci sembra uno scempio edilizio come dice il vicesindaco ma anzi un esempio da prendere in considerazione.
Foto 1) Intervento edilizio che tanto preoccupa il vicesindaco, perché questo scempio si vede dall’autostrada Genova – Livorno
Foto 2) Cantiere per il Bricoman
Il nuovo edificio in costruzione a Ponte Carrega, quando sarà terminato sarà visibile dall’acquedotto storico e dal parco urbano delle mura dei forti, ma questo intervento evidentemente non preoccupa i sonni del vicesindaco e assessore che al termine della tavola rotonda ci ha confermato che la giunta approverà senza indugio la variante proposta da Coopsette per un ulteriore parcheggio in struttura da 6000 mq, infatti occorre agevolare Bricoman Italia srl, perché si tratta di tutelare nuovi posti di lavoro.
Al termine della tavola rotonda l’associazione ha condotto un’assemblea straordinaria durata fino alle ore tre del mattino. Si è deciso di intraprendere un’istruttoria per verificare insieme ad alcuni legali se ci sono gli estremi per un ricorso al TAR. Per affrontate le eventuali spese legali si coinvolgeranno altre associazioni e comitati nonché il contributo spontaneo dei cittadini sensibili al destino del proprio territorio.