“Coop? L’unico fine è il profitto“: non sono nostre parole, ma quelle del segretario della CGIL Susanna Camusso (si veda qui l’articolo del Il Fatto Quotidiano <link qui> )
La segretaria della Cgil rafforza il concetto con le seguenti affermazioni: “Dicono ‘la Coop sei tu’: ma chi è questo tu? Dicono che siamo soci, ma soci di cosa? Ripensino allo slogan“..
Quanto affermato dal segretario della Cgil è lo stesso pensiero che abbiamo avuto anche noi in occasione del nostro incontro con il Presidente Francesco Berardini, in occasione del X congresso Mondiale di Mediazione svolto a Palazzo Ducale dal 22 al 27 settembre 2014.
Il motivo ti tale convocazione era motivata per chiedergli, insieme a mediatori e facilitatori di tutto il mondo (prof. Alejandrò Natò Universidad de Buenos Aires, prof.ssa Graciela Frias Universidad de Sonora-Messico) e al professor Morisi della Università di Firenze, un reale percorso di partecipazione per una progettazione condivisa con tutto il territorio delle aree delle ex Officine Guglielmetti.
In tale occasione riscontrammo da parte di Coop un atteggiamento di totale autoreferenzialità e chiusura verso la possibilità di affrontare insieme “veri” percorsi inclusivi di partecipazione che potessero comprendere le istanze e le necessità reali dei cittadini nell’occasione di un intervento urbanistico di tale importanza.
Ora apprendiamo che questo concetto è stato espresso anche dalla CGIL, anche se per altra questione molto delicata, quella della tutela del lavoro e del rinnovo dei contratti.
Qui il nostro link sul post del 9 giugno 2014 che anticipa di oltre un anno le affermazioni di Susanna Camusso: Coop forse è tempo di cambiare
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.