Storia e tradizioni delle Confraternite della Val Bisagno: le Confraternite
Nello scorso mese di Settembre, a Montesignano, si è celebrato il 540° di fondazione della locale Confraternita intitolata al SS.mo Sacramento e S.Maria di Terpi, sorta nel 1475; per la precisione questa data è riferita al primo documento ufficiale in cui la stessa è citata, ma riferimenti storico – artistici trovati nell’oratorio fanno credibilmente presumere che la fondazione sia avvenuta alcuni decenni prima. Storicamente le confraternite nascono come sodalizi laici, ma di chiara matrice religiosa, con obiettivi primari di preghiera, suffragio dei defunti e soprattutto di mutuo soccorso, concetto questo che oggi appare scontato ma che nel medioevo era a dir poco rivoluzionario; non a caso in alcune regioni come la Toscana le confraternite sono chiamate, al pari delle pubbliche assistenze, “misericordie”. La confraternita di Montesignano aveva, già nel ‘400, un suo Oratorio e perciò forniva agli abitanti del piccolo borgo rurale non solo assistenza spirituale e solidarietà, ma anche un luogo di aggregazione e riunione dove tutti, non solo i confratelli iscritti, potevano riunirsi e deliberare su questioni di comune interesse. Questo dimostra come la storia di questo sodalizio sia profondamente radicata sul territorio e quanto solido sia il legame con la vita della comunità da più di cinque secoli. Legame talmente profondo e sentito che queste persone seppero negli anni, anche a prezzo di grandi sacrifici, far abbellire l’oratorio con dipinti e sculture, crocifissi processionali e tessuti commissionati ai più famosi artisti genovesi, creando un patrimonio artistico di rilievo che l’attuale consiglio direttivo della confraternita conserva con dedizione e, quando necessario, provvede a far restaurare. All’inizio dell’800 la confraternita mise a disposizione del paese il proprio oratorio che divenne la Chiesa Parrocchiale di S.Michele di Montesignano, in sostituzione della vecchia chiesa medievale franata e distrutta che era situata sul terreno dell’attuale campo da gioco del Baiardo e che restò in uso per quasi due secoli fino alla costruzione della nuova chiesa di S.Giustino in via Terpi. Ai giorni nostri la confraternita provvede, oltre alle già citate attività spirituali (preghiera e suffragio dei defunti) e materiali (conservazione beni artistico-culturali e quote di beneficenza ad enti assistenziali sul territorio), anche all’organizzazione della processione che si tiene in occasione della festa patronale, movimentando i maestosi crocifissi e la cassa della Madonna del Maragliano. In occasione di questo “compleanno” la confraternita ha pubblicato un libro in cui questi argomenti sono trattati in maniera completa ed organica; troviamo capitoli dedicati alla storia del paese dalle origini ad oggi, alla storia del sodalizio, alle devozioni di Montesignano, ai priori che hanno segnato la storia della Confraternita, alla squadra di “cristezzanti” del Bisagno, al Priorato Ligure, all’oratorio e al suo patrimonio artistico il tutto completato da materiale fotografico d’epoca e recente che lo rende godibile non solo agli abitanti del quartiere ma a tutti i curiosi e appassionati di storia della Val Bisagno. Il libro è impreziosito dalla Prefazione della prof.ssa Fausta Franchini Guelfi, storica e studiosa di tradizioni liguri e dalla collaborazione di Mauro Pirovano. Copie del libro saranno collocate nelle biblioteche civiche genovesi mentre per chi fosse interessato ad averne una copia si può chiedere direttamente in Parrocchia in Via Terpi o presso la Onlus Casa Luce di Via Mogadiscio.
Articolo a cura di Paolo Giacomini
Vice Priore Confraternita SS.mo Sacramento e S.Maria di Terpi e autore del libro
Tour multimediale della Chiesa di San Michele in un video realizzato dal sig. Alberto Debidda vedibile su su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=LRNGvadUQWI
La Confraternita ha sede presso la chiesa di San Michele di Montesignano, in via Mogadiscio 10, proprio sopra il borgo di Ponte Carrega. In essa è conservato l’Archivio Storico Casareto, fonte inesauribile di storia delle Casacce genovesi e liguri.
La Chiesa di San Michele ha ospitato nella data del 3 marzo 2016 la conferenza sui “Ponti della Val Bisagno” a cura di Jolanda Valenti, Mauro Pirovano e dello stesso Paolo Giacomini nell’ambito del ciclo di incontri “Noi di Val Bisagno”, organizzato dal Centro Terralba e Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale insieme ai Municipi della Val Bisagno, alla Associazione Amici di Ponte Carrega e ad altre realtà associative della città e della vallata. Di questa conferenza trovate i video sul nostro sito internet e il nostro canale
L’articolo di Paolo Giacomini è tratto dal numero di Gennaio del bimestrale della Polisportiva Alta Val Bisagno “Noi in 20 Pagine”, rubrica “C’era una Volta” a cura degli Amici di Ponte Carrega. Prossimo appuntamento a Pasqua 2016 con un articolo sul Cimema Teatro Nazionale di Molassana a firma di Paolo Congiu, scrittore e fotografo di Val Bisagno.ù
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.