La riunione che si è svolta nel pomeriggio del 20 novembre ha avuto lo scopo di rendere pubbliche le notizie che erano state comunicate da Comune, Municipio e tecnici durante l’incontro di venerdì 15 novembre presso l’istituto comprensivo Staglieno, che era rivolto solo ai rappresentanti dei genitori e al personale della scuola.

Per questo motivo insieme al comitato Gino Benazzi di Via Lodi abbiamo sentito l’esigenza e l’urgenza di fare una nuova riunione pubblica per informare tutta la cittadinanza e per aggiornarla sulle attività che sono state fatte nelle ultime settimane, sulla documentazione pervenuta e soprattutto sulla documentazione che non ci è pervenuta.

Partiamo proprio da qua. Di documentazione ne abbiamo ricevuta poca, pochissima.

L’accesso agli atti presentato dal consigliere comunale Filippo Bruzzone (Lista Rossoverde) ha avuto come esito l’invio di no. 6 pagine delle analisi svolte in autotutela dall’azienda appaltatrice dei lavori.

E’ vero che in queste poche pagine non emergono dati preoccupanti sui livelli di amianto (come anche confermato dall’intervento di Rossella D’Acqui) ma riteniamo che questa documentazione sia gravemente lacunosa per avere un quadro il più possibile completo della situazione.

Per questo motivo in Assemblea, sia il consigliere comunale Bruzzone, sia il neo consigliere regionale Giordano (M5S) hanno annunciato di aver scritto al Prefetto per chiedere il rilascio della documentazione richiesta.

Oltre a queste 6 pagine siamo venuti a conoscenza di un verbale di Arpal, stilato a seguito del sopralluogo fatto lo scorso 30/10/2024 a seguito della nostra segnalazione (a cui poi ha fatto anche seguito il nostro esposto) con contestuale campionatura di porzioni di terreno in cui venivano descritte le modalità di campionatura del terreno ma di cui però non ci risultano ad oggi essere stati pubblicati i risultati.

 

 

All’incontro di ieri è stato invitato il presidente di Municipio Maurizio Uremassi, che è intervenuto per riassumere quanto emerso dagli uffici di Asl e Arpal.

 

Il presidente del Municipio ha riassunto per sommi capi quanto gli era stato riferito dagli uffici tecnici del comune, di Asl e di Arpal nella riunione tenutasi a scuola venerdì scorso.

 

Il presidente ha affermato che non c’è alcun rischio per la salute dei bambini e dei cittadini.

Ha inoltre comunicato di aver dovuto fare un accesso agli atti per avere copia dei documenti.

Tuttavia, incalzato dalle domande e dalle richieste di rendere pubblici questi documenti, il presidente ha poi affermato di non esserne in possesso e di non averli letti.

Pertanto, ad oggi, le rassicurazioni sono giunte per via orale ma non risulta documentazione a supporto.

Non siamo stati in grado, nonostante le richieste formali, di avere accesso alla documentazione su presenza e quantità di amianto rilevata nel cantiere.

 

Il Presidente ha confermato poi l’installazione della centralina Arpal e la previsione di incontri informativi con la scuola. Ha infine aggiunto che la vasca di arsenico non verrà toccata.

Ci informa la cons. Erika Venturini (Val Bisagno Insieme – Linea Condivisa) che era stata richiesta l’integrazione dell’accesso agli atti anche durante il consiglio municipale dello scorso 11 novembre.

 

 

Gli interventi del pubblico, numeroso in sala, si sono inoltre concentrati sulle preoccupazioni destate da quanto è stato respirato prima che il cantiere fosse così attenzionato.

In particolare, abitanti e insegnanti, hanno sottolineato ad una sola voce che il forte odore di idrocarburi respirati per tutti questi mesi hanno creato forti disagi: le maestre hanno osservato segnali di malessere tra i bambini e le colleghe (frequenti mal di testa, problemi respiratori, mal di gola) che destano tuttora forti preoccupazioni in assenza di certezze su quanto si è respirato negli scorsi mesi. E’ stato anche richiesto se nei mesi precedenti si sarebbe potuto intervenire per limitare o mitigare l’impatto del cantiere e perché questo non sia stato fatto nonostante gli evidenti disagi segnalati già da tempo. I condomini dei palazzi di Via Lodi ad esempio hanno lamentato di non essere stati avvisati da nessuno e come gli insegnanti hanno confermato di aver dovuto tenere le finestre chiuse per mesi, estate compresa.

Altri interventi hanno posto l’attenzione anche sulla vicina area dell’ex Piombifera: gli abitanti hanno portato documentazione fotografica dei tetti forati.

Il presidente e il vicepresidente del municipio hanno dichiarato che il tetto è stato trattato e stabilizzato.

Né a noi, ne agli abitanti risulta che questa attività di prevenzione sia stata fatta.

Inviteremo quindi l’amministrazione municipale a fornirci prova di quanto sostenuto.

Altri interventi, come quello del cons. comunali Villa (PD) e del cons.regionale Giordano (M5S) hanno poi posto l’accento sulle scelte dell’attuale amministrazione che continuano a gravare sulla Vallata e sugli abitanti.

 

Il cons. Aimè ha portato all’attenzione dell’assemblea alcuni rilievi documentali che ha ricevuto direttamente da Asl: il consigliere tiene a precisare di aver fatto un “accesso agli atti ambientale in quanto amministratore pubblico e di aver esposto il risultato di questi esami” e ” di aver seguito un altro canale rispetto a quello seguito dal municipio”.

In grande sintesi, non usciamo soddisfatti o rasserenati dalla riunione.

Da un lato siamo stati informati che l’inquinamento da amianto non desta preoccupazioni e abbiamo appreso dalla voce del Presidente che tutte le big bags sono state finalmente portate via, dall’altro continuiamo a essere preoccupati per la mancata pubblicità delle analisi e dei documenti che dovrebbero fugare ogni preoccupazioni e che non ci vengono consegnati. Inoltre, non c’è modo di avere rassicurazioni circa i forti odori da idrocarburi che sono stati respirati nei mesi e nelle settimane scorse e sul monitoraggio del cantiere nella prima fase dei lavori.

Noi, come altri interventi, abbiamo posto l’attenzione sulle responsabilità politiche evidenti e gravi di fronte a questi fatti:

– Continua la sintomatica assenza di condivisione e trasparenza, ulteriormente aggravata dalle dichiarazioni del Presidente di Municipio che conferma di non aver visto la documentazione ma di essere stato rassicurato dai tecnici. Ci viene chiesto di fidarci sulla parola, senza aver la possibilità di visionare le carte: inaccettabile e gravissimo.

– Affermare, come fatto dal cons. Aimè, che “nel sottosuolo durante le fasi di escavazione possono venire fuori anche altri materiali, altre sostanze” indica comunque, secondo la nostra opinione, un grave errore di valutazione da parte dell’amministrazione comunale che andrà a pesare inevitabilmente sul costo del progetto, dato che i costi di smaltimento sono al momento stimati in 20 milioni di euro;

– Il comune e il Municipio danno garanzie che il progetto non subirà modifiche: su che basi? Quali garanzie possono darci a fronte degli extra costi quantificati in 20 milioni di euro? Vogliamo l’impegno e la garanzia da parte del Comune che il progetto verrà realizzato senza sacrificio delle aree pubbliche promesse e previste a favore del quartiere e della scuola.

– Le preoccupazioni circa la salute della cittadinanza si fanno ancora più preoccupanti vista la difficoltà di reperire dati e visto il susseguirsi di vertenze lungo tutta la Val Bisagno: oltre alle Gavette, pensiamo alla ex Moltini, all Ricupoil, alla ex Guglielmetti, alla Volpara, alla realizzazione dei nuovi forni crematori a Staglieno, alla implementazione del bitumificio a Molassana – solo per citarne alcune – tutte scelte politiche dell’attuale maggioranza.

I prossimi passi:

la sintesi dell’assemblea ci dice che bisogna continuare a monitorare la situazione, tenere alta l’attenzione (anche sulle altre criticità della vallata) e a pretendere trasparenza dei dati e delle informazioni.

Ciò comporta una informazione alla cittadinanza attraverso prossime assemblee pubbliche con tecnici e rappresentanti istituzionali ma anche una informativa alla cittadinanza e ai genitori attraverso volantinaggio e mail list.

Per qualsiasi informazione potete scriverci a info@amicidipontecarrega.it