Ieri abbiamo raccolto le diverse testimonianze e preoccupazioni degli abitanti di Ponte Carrega e Piazza Adriatico riguardo l’effettivo stato della situazione di rischio idrogeologico del nostro quartiere. Le abbiamo presentate con un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova.
La domanda è semplice, visto quanto è accaduto il 26 dicembre 2013, documentato con fotografie e video, a seguito di una pioggia forte, ma non eccezionale. Cosa succederebbe in caso di precipitazioni simili a quelle che hanno colpito la scorsa settimana il levante cittadino o peggio come quella del 4 novembre 2011?
Con la movimentazione delle terre e gli sbancamenti effettuati nel vicino cantiere, avvenuti dopo il 4 novembre 2011, come sono cambiati gli scenari di rischio, sono rimasti gli stessi rispetto a prima? Sono state adottate tutte le misure di tutela e precauzione per evitare aggravio di danni in caso di alluvione?
A queste domande da circa un anno stiamo cercando una risposta ma nessuna autorità ha dato una risposta formale e soprattutto certa. I lavori di messa in sicurezza sono iniziati ma il fango sembra arrivare alle case con più frequenza di prima. E’ normale tutto questo?
In realtà una risposta certa è arrivata dal Vice Sindaco Stefano Bernini, ovvero l’intenzione di concedere una variante al progetto in corso d’opera che prevede una nuova struttura oltre a quella già approvata con un nuovo asse viario che da Via Fratelli Chiarella si sviluppa in aderenza a Via Gambaro di Montesignano, affiancando e sovrastando la stessa via, in parte anche con una struttura tipo viadotto.
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