Pubblichiamo, per chi se lo fosse perso, il link del servizio di Report del 18.10.2015
Veniamo finalmente a conoscenza del vero punto di vista del sindaco Marco Doria sull’intervento ex Cementificio Italcementi di Ponte Carrega
Ecco lo stralcio dell’intervista:
MARCO DORIA – SINDACO DI GENOVA “Sul tema della sicurezza idrogeologica del territorio, da questo punto di vista, secondo me, c’è stato un vantaggio con la messa in sicurezza del Rio Mermi ”
GIORGIO MOTTOLA “Però si poteva riqualificare in qualche altro modo. Cioè, non mi dica che un centro commerciale vuol dire riqualificare un’area.”
MARCO DORIA – SINDACO DI GENOVA “No, non dico questo, che sia riqualificato, significa riutilizzare l’area.”
Dunque l’intervento nell’ex area Italcementi non è riqualificazione ma solo riutilizzo dell’area, ma significa ammettere di aver condannato quell’area a un destino di periferia per sempre alla faccia dei suoi abitanti e della paventata riqualificazione urbana proposta e venduta per anni con l’agenda 21 per la Val Bisagno.
Finalmente si fa chiarezza e si dicono le cose come stanno: non è riqualificazione ma riutilizzo dell’area: peccato solo che questo riutilizzo non sia temporaneo! Finalmente un po’ di verità sulle vere intenzioni delle amministrazioni e sul destino di questa vallata: non ci sarà riqualificazione ma solo riutilizzo delle aree dismesse con attività altrettanto degradanti.. e la Guglielmetti è dietro l’angolo: che facciamo? Riutilizziamo anche quell’area, come è stato fatto con il Bricoman, o la riqualifichiamo?
Occorrerebbe una svolta, un comportamento più responsabile da parte dei proponenti e delle amministrazioni: un progetto veramente condiviso con il territorio (non solo nelle sedi istituzionali) ma con tutta la società che desidera partecipare al miglioramento di questa città. Ma è possibile che questa stessa amministrazione possa prima permettere determinate operazioni urbanistiche e poi apra a percorsi partecipati e condivisi con il territorio? E’ evidentemente difficile.
In questi luoghi non ci sarà una vera riqualificazione urbana nonostante le enormi potenzialità di questa valle sia in ambito storico, sia ambientale naturalistico, come anche si cerca di far emergere con il progetto “Memorie del Bisagno”